Giardini di Via Amalfi e ConsigliaMI

Descrizione del progetto

– uscite nel quartiere per favorirne una conoscenza sempre più consapevole: attività di orientamento, di ricognizione, di conoscenza di servizi, risorse culturali, enti, associazioni;

– realizzazione di mappe per la localizzazione di servizi, luoghi di cultura, di aggregazione, di enti, associazioni;

– visite guidate per la conoscenza della storia del quartiere, delle sue trasformazioni nel tempo;

– interviste, azioni di sensibilizzazione dei cittadini e di condivisione riguardo a problemi e criticità rilevate;

– osservazioni, rilevazioni di dati e registrazioni, misurazioni, quantificazioni di fenomeni e statistiche (flusso di traffico in via San Mamete, rilevazione della qualità dell’aria);

– adesione ad iniziative che hanno come tema la mobilità sostenibile, la qualità della vita, l’autonomia dei bambini e delle bambine e la rimozione di ostacoli col fine di rendere la città più a loro misura ( iniziativa “Vogliamo Strade Scolastiche); partecipazione all’azione di rigenerazione condivisa dei Giardini di Via Amalfi.  Presa in carico dell’orto collettivo per attività di semina e di compostaggio;

– adesione ad eventi, iniziative, proposte culturali provenienti da enti, associazioni firmatarie del Patto di Collaborazione;

– realizzazione di eventi, mostre, attività didattiche all’aperto;

– conoscenza della funzione amministrativa della città e dialogo con le istituzioni per la presa in carico condivisa di problemi/criticità/risorse da valorizzare (richiesta transito in sicurezza in Via san Mamete, con chiusura al traffico all’ingresso e all’uscita da scuola);

– conoscenza delle regole di partecipazione democratica alla vita cittadina: elezioni e nomina Consiglieri per il Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze presso la sede del Municipio 2;

– adesione ad attività, percorsi di lavoro, suggestioni proposte ad ABCittà, attuale gestore del Progetto ConsigliaMI.

- conoscenza del quartiere, dei luoghi e di altre realtà sociali presenti nel territorio (enti, associazioni, singoli cittadini);

- abitudine all’osservazione finalizzata, intenzionale, mirata ad uno scopo; conoscenza più consapevole del territorio di appartenenza (criticità, risorse, opportunità, limiti)

- abitudine al problem-solving, al pensiero critico, creativo, alla progettazione, alla verifica e valutazione delle soluzioni individuate;

- abitudine all’apprendimento cooperativo, all’imparare facendo, alla costruzione partecipata delle conoscenze attraverso compiti di realtà; - costruzione di un’immagine mentale più “dinamica” della geografia, fornendo contenuti autentici, riconoscibili e sperimentabili sul campo, facendola quindi percepire come disciplina al servizio della conoscenza del luogo in cui si vive;

- percezione dell’importanza e del valore dell’Educazione Civica, come disciplina fortemente spendibile nel reale, attraverso l’allenamento e la pratica di azioni e comportamenti ispirati alla cittadinanza attiva e consapevole, al senso di responsabilità, al rispetto delle regole, dei beni comuni, alla sostenibilità ambientale e sociale.