Screening Dislessia

Anno scolastico 2023/2024

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con B.E.S.

Presentazione

Data

dal 3 Marzo 2014 al 30 Aprile 2024

Descrizione del progetto

Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo aumento in ambito clinico degli studi, delle ricerche e delle attività scientifiche sul tema dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA).

I DSA interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un quadro di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi: l’abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli.

Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia (disturbo della lettura), disgrafia e disortografia (disturbo della scrittura), discalculia (disturbo del calcolo).

La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. La scuola assume, dunque, un ruolo fondamentale nel percepire le difficoltà degli alunni fin dal loro primo manifestarsi e nell’avviare adeguati interventi di potenziamento.

Le stesse linee guida emanate dal M.I.U.R di cui al Decreto n. 5669 del 12 Luglio 2011, indicano in modo dettagliato gli ambiti di osservazione per il riconoscimento degli indicatori utili per la rilevazione del rischio e riportano diversi strumenti didattici da tener presente per agire sulle difficoltà di apprendimento.

Con il temine screening si intende una metodologia di rilevazione che è in grado di individuare con un buon livello di attendibilità i soggetti a rischio di un determinato disturbo. Non si tratta di fare diagnosi, ma di porre le basi per un programma educativo di recupero adeguato, basato sulla comprensione dei meccanismi che lo sottendono, al fine di sostenere il bambino, la famiglia e gli insegnanti per una buona riuscita scolastica. I test di screening sono da considerarsi solo un primo passo verso l’identificazione di eventuali problemi nei bambini. Infatti si possono individuare alunni a rischio per i quali consigliare un approfondimento attraverso procedure diagnostiche specifiche. A seguito della valutazione di primo livello effettuata tramite screening sarà cura della famiglia decidere se approfondire attraverso diagnosi specialistica. L’individuazione precoce dei bambini a rischio è importante per prevenire la comparsa e il consolidamento di strategie errate o meccanismi inefficaci e per limitare i danni derivanti dalla frustrazione per l’insuccesso quali la perdita della motivazione all’apprendimento, la chiusura in se stessi, la bassa autostima, i problemi relazionali. È alla luce di tali premesse che si inserisce il progetto di screening nella scuola come uno strumento di intervento idoneo ad avere un quadro generale dell’apprendimento del bambino.

Lo screening sarà così strutturato:

– un incontro della durata di circa un’ora con i docenti dei due plessi per condividere le modalità di conduzione del progetto (mese marzo); – un incontro della durata di 1 ora con i genitori degli alunni coinvolti per presentare il progetto e condividere le modalità di conduzione del progetto (mese marzo);

– Somministrazione dei test, da parte dei professionisti, a tutti gli alunni delle otto classi (fine aprile), previo consenso informato da parte dei genitori;

– un incontro della durata di un’ora a classe a conclusione della fase precedente con i docenti dei due plessi per condividere le modalità di prosecuzione con i casi individuati; – restituzione dei dati alle Famiglie: due incontri, della durata di un’ora ciascuno, a conclusione del progetto, con i genitori degli alunni coinvolti, che desiderano avere chiarimenti su quanto emerso o suggerimenti sulla prosecuzione dell’iter.

Gli incontri e le prove verranno svolte in accordo con gli insegnanti di classe, in giorni e orari da stabilire nel mese di marzo e aprile.

Le ore complessive sono 70, suddivise come di seguito:

– 2 ore per le riunioni di presentazione progetto ai genitori e agli insegnanti;

– 36 ore di somministrazione;

– 12 ore per la correzione e l’elaborazione dei dati;

– 10 ore per la stesura delle relazioni;

– 8 ore per le restituzioni agli insegnanti (un’ora per classe);

– 2 ore di restituzione alle famiglie di bambini risultati a rischio DSA.

Obiettivi

- Individuare precocemente le difficoltà fonologiche, metafonologiche ed ortografiche e di calcolo;

- Attuare test di screening per individuare precocemente possibili situazioni di rischio nell’ambito dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento;

- Avviare adeguati potenziamenti delle abilità deficitarie ed intervenire con strategie didattiche ed educative mirate;

- Favorire la piena integrazione degli alunni con DSA, monitorando le difficoltà specifiche di ciascuno al fine di ridurre lo svantaggio scolastico, attraverso percorsi di formazione per gli insegnanti e la predisposizione di strumenti compensativi adeguati;

- Fornire ai docenti informazioni circa la normativa vigente, gli strumenti compensativi, le misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico più possibile adeguato e personalizzato;

- Collaborare nella progettazione di efficaci interventi di potenziamento didattico;

- Creare una rete tra tutti i soggetti che operano nella classe, famiglia e specialisti.

Luogo

Partecipanti

Alunne e alunni delle classi seconde della Scuola Primaria